venerdì 1 luglio 2011

Adolfo D'Orazi: una grande passione il tiro con l'arco

Una grande passione quella di  Adolfo D’Orazi, passione coltivata negli anni e con fervore.

“Iniziò tutto per gioco, per curiosità” racconta Adolfo “quando comprai il primo arco nel 1988, sotto consiglio di un amico. Da lì poi piano piano cominciai a sperimentare le diverse tipologie d’arco e l’amore per questo sport si fece sempre più intenso. Ho utilizzato archi di diverso genere dal Compound al Ricurvo fino al Longbow, il quale uso attualmente.”  Racconta inoltre di essere uno dei primi iscritti alla F.I.A.R.C (Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna), compagnia nata nell’alta Italia come federazione di caccia e poi evoluta in quello che è adesso.

“Nella F.I.A.R.C  le regole principali sono: tirare con entrambi gli occhi aperti e non traguardare il bersaglio prima di scoccare la freccia. Infatti la filosofia che io adotto è quella del tiro istintivo” rivela l’arciere.

E alla domanda “Quali sono le emozioni che questo sport ti regala?” Adolfo ha così risposto: “ Il tiro con l’arco è uno sport che trasmette al tiratore molte emozioni, in particolar modo il tiro istintivo.  Con questo tipo di tiro con l’arco si fa spot ancora prima di scoccare la freccia. È molto soddisfacente, perché, quando scocco la freccia, ho la sensazione e l’impressione di colpire proprio dove voglio colpire. A prescindere dal punteggio che si ottiene, la grande emozione è quella di scoccare la freccia e sapere già di aver colpito il bersaglio.”
Aggiunge inoltre l’arciere che per avere buoni risultati bisogna avere l’animo sereno.  “È per questo” spiega Adolfo “che spesso mi alleno da solo, per avere una concentrazione migliore. Quando ci si allena bisogna essere soli con il proprio arco.” È proprio questa serenità interiore che porta a risultati migliori. Proprio da qui è la scelta del bosco come luogo di gara, scelta non solo dettata dall’esigenza di riprodurre quasi battute di caccia ma anche dalla volontà di stare al contatto con la natura.

Per quanto riguarda il nostro territorio e il nostro percorso spiega l’arciere che il circuito di Pisoniano è soprattutto un circuito di allenamento, e  rivela anche che è un circuito molto idoneo alla disciplina, grazie soprattutto alla morfologia del territorio. Infatti Pisoniano offre un paesaggio molto articolato e adatto a questo tipo di sport. La pista del piccolo paese ha infatti ospitato le gare regionali per due anni nel 1995/96 nel periodo in cui nasceva la compagnia Arcieri Pisoni.  

Per concludere l’intervista è stato chiesto ad Adolfo di “pubblicizzare”  il tiro con l’arco e lui ha così esordito: “Intanto il tiro con l’arco è uno sport bello per le emozioni che trasmette e per le sensazioni che suscita, davvero uniche e profonde. Inoltre è un modo di stare insieme e di socializzare, è soprattutto un punto di aggregazione. Spesso si fa amicizia con persone sconosciute con le quali si gareggia e con le quali si condividono alcuni giorni intensi e profondi.”

Insomma è proprio uno sport da provare e Adolfo ci fa da testimone! Con la sua storia ha sicuramente invogliato qualcuno di voi a provare la disciplina. Davvero incredibile quante sensazioni possa trasmettere uno sport come il tiro con l’arco, sport non molto considerato o che non ha molte adesioni come altre discipline ma che regala sensazioni uniche. La storia di Adolfo ci ha portato in quello che è un mondo del tutto sconosciuto.

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